L’uomo è il più crudele degli animali

(Friedrich Nietzsche)

 

 

 

 

#71

 

L’OMBRA DEL MALE

 

1.

 

 

            Il furgoncino procede lungo le strade per lasciare la città di New Orleans evitando le vie più trafficate per raggiungere la zona del bayou, le grandi paludi oggetto di racconti a volte troppo fantastici.

            A bordo, seduta accanto all’autista, la Dottoressa June Covington riflette sul da farsi. I suoi committenti del Consorzio Ombra dovrebbero essere soddisfatti: il suo siero funziona e nella nuova versione il suo controllo su quelli che chiama rianimati, in pratica zombie creati per via scientifica, è totale, il che la rende indispensabile. Avrebbe voluto avere più tempo per perfezionare i suoi esperimenti ma lo farà nel suo nuovo rifugio. New Orleans scotta troppo per lei ormai. Quel maledetto Fratello Voodoo si è rivelato un osso molto duro.

            Le pare di udire ancora l’eco di quei dannati tamburi che di solito ne annunciano l’arrivo. No, non è un’illusione: li sente davvero sempre più forte e li sente anche l’autista, un tipo inviato dal Consorzio per farle anche da guardia del corpo.

-Che Diavolo succede ?- chiede.

            Prima che June possa rispondere, una voluta di fumo si forma sulla strada davanti a loro e ne emerge Fratello Voodoo.

-Investilo!- urla June.

            Fratello Voodoo non si muove mentre il furgone accelera piombandogli addosso… e passandogli attraverso.

-Ma che …?- borbotta l’autista sconcertato.

            Il furgone attraversa la nube di fumo e quando ne emerge, si trova davanti un gigantesco camion autoarticolato sbucato apparentemente dal nulla. L’impatto è inevitabile. Il furgone si accartoccia su se stesso. I’autoarticolato procede come se nulla fosse sbattendo di lato l’altro veicolo che piomba contro un guardrail sfondandolo e finendo nelle acque sottostanti.

            Il camion entra nella nuvola di fumo e quando questa si dissipa, è scomparso.

 

            Il luogo è chiamato New Scotland Yard ed è la sede di una delle più famose polizie del Mondo: il Servizio di Polizia Metropolitana della Grande Londra. Per la precisione, questi sono i locali della Divisione Crimini Insoliti che investiga su fatti oltre la normale comprensione umana che coinvolgono esseri come demoni, fantasmi, licantropi e… vampiri.

-Allora, Stroud, perché dovremmo crederti quando dici di essere libero dal controllo di Lilith? Come possiamo essere sicuri che tu non sia ancora tra i suoi schiavi?-

            A parlare è stato un uomo dai capelli biondi che veste un impeccabile abito scuro in tre pezzi. Il suo nome è Frank Drake e ne sa molto sui vampiri: il più famoso di loro, il Conte Dracula, è un suo antenato diretto e la Lilith di cui parla, l’attuale Signora dei Vampiri, è sostanzialmente una sua lontana prozia.

-Se fossi controllato dovrei saperlo.-

            A ribattere è stato Simon Stroud, americano, ex agente della C.I.A.[1] riciclatosi come Detective dell’Occulto. Sembra quasi il gemello di Drake, capelli biondi e occhi azzurri, ma la capigliatura è più folta e gli abiti casual invece che di marca e su misura.

-Non ne sarei così sicuro al posto tuo.- replica Frank -Lilith può averti solo lasciato l’illusione di essere libero. Ti terrò d’occhio.-

-Scusate…- interviene l’Ispettrice Constance Johanssen, bionda, chiare ascendenze scandinave -Sono più interessata a quanto può dirci Miss Bentley che alle vostre schermaglie. Stava parlando di Thulsa Doom?-

-Esattamente. Risponde Victoria Bentley, maga dilettante. Sui lunghi capelli neri c’è un diadema circolare. La sua veste è una tunica azzurra scollata davanti e sulla schiena, con spacchi laterali e una corta mantellina. Ai piedi porta dei sandali dello stesso colore e al collo un medaglione rotondo che raffigura un unicorno che piega i garretti davanti ad una dama posizionato nell’incavo del seno.

-Il che mi riporta alla mia domanda…- interviene ancora Stroud -… chi Diavolo è Thulsa Doom?-

-Uno dei più gravi pericoli che l’Umanità abbia mai conosciuto.- risponde con voce grave Victoria .

 

            Le Florida Keys sono un arcipelago corallino che costituisce la parte più meridionale degli Stati Uniti unito alla terraferma dal Seven Mile Bridge e sono famose come meta turistica specie per il nuoto subacqueo.

            La giovane donna bionda che indossa un ridottissimo bikini bianco emerge dall’acqua. Si libera di maschera e respiratore e si rivolge al suo partner, un nero atletico dalla faccia cupa:

-Non è stato divertente, Eric?-

-Non sono certo che queste cose facciano per me.- replica lui.

-Devi imparare a rilassarti, tesoro. Dopo quello che abbiamo passato ultimamente, ci meritiamo una vacanza.-

            L’uomo alza di colpo la testa e dice una sola parola:

-Vampiri.-

            Donna Garth si irrigidisce di colpo. Conosce troppo bene l’uomo che lei chiama Eric ma che gli altri conoscono come Blade e sa che possiede davvero la capacità di percepire la presenza dei Non-Morti che sono i suoi acerrimi nemici.

            Volge lo sguardo verso il pontile da cui una giovane donna da lunghi capelli neri raccolti a coda di cavallo si sta avvicinando.

            Man mano che diviene più vicina il suo aspetto cambia finché i suoi abiti non sono sostituiti da una calzamaglia scura con una scollatura sino all’inguine dalle cui spalle scende un mantello rosso. I capelli sono sciolti e sulla fronte c’è una tiara dorata.

-Lilith!- esclama Blade.

 

 

2.

 

 

            In molti si chiedono come abbia fatto il magnate Alexander Thran ad aver avuto la concessione di innalzare questa strana città nel deserto del Sahara. Tradotto in termini meno gentili, quante mazzette abbia dovuto allungare ed a quanti funzionari per ottenerla.

            Altri si chiedono come abbia fatto a realizzare in brevissimo tempo costruzioni estremamente complesse e dall’aria molto antica. La risposta potrebbe non essere soddisfacente per tutti: magia.

            La cosa interessa poco, in verità, a Jack Russell che, piuttosto, vorrebbe sapere come il Popolo ha intenzione di agire contro Thulsa Doom.

            Il Popolo è una stirpe di lupi antropomorfi che si è evoluta parallelamente all’Umanità e che vive secondo le regole sociali dei lupi. Tecnicamente né Jack né gli altri attorno a lui, pur essendo licantropi, appartengono al Popolo. Lui, sua sorella Lissa, suo zio Philip e sua cugina Nina , l’unica ad essere in forma umana per quanto con alcune particolarità, sono membri di una famiglia colpita da un’antica maledizione che li muta in licantropi al sorgere della luna piena. Quanto agli altri… Romeo Doria-Pamphili, Bethany Rose McCarthy, alias Pleias, Carlos Lobo, Espectro e Myles Alfred, ovvero Vivisector sono mutanti che provengono da varie parti del mondo; chi o cosa sia veramente il ragazzo di nome Kody dalla massiccia corporatura, dal lungo pelo bianco e le lame ossee che ne decorano cranio ed arti Jack non lo sa; Hoarfen, un gigantesco lupo bianco il cui pelo è composto di cristalli di ghiaccio, dice di essere figlio di Fenris, il dio lupo della mitologia norrena e di una gigantessa dei ghiacci e c’è da credergli. L’unico, almeno apparentemente, ad appartenere davvero al Popolo è Karshe, un maschio argenteo e grigio vestito come uno sciamano indiano della tribù perduta dei Cheemuzwa;ed è lui a parlare con solennità:

-L’ora è grave e per affrontare il pericolo che ci minaccia c’è necessità di trovare alleati anche insoliti.

-Che tipo di alleati?- chiede Jack

            Karshe indica tre figure che si stanno avvicinando. E risponde:

-Loro.-

 

            La Signora dei Vampiri sorride e dice:

-Sorpreso di vedermi Blade?-

            Il cacciatore di vampiri ha lo sguardo torvo.

-Se avessi nelle mani i miei coltelli, ti avrei già spaccato il cuore, vampira.- replica con voce dura.

-Non sono qui con intenzioni ostili, credimi.- ribatte Lilith -Ho un patto da proporti.-

-Nessun patto con quelli come te.-

-Ascoltala, Eric, che ci perdi?- interviene Donna Garth.

-Dai retta alla tua donna, Blade. Abbiamo un nemico comune come quando abbiamo combattuto la mia omonima Madre dei Demoni.[2] Sconfiggiamolo insieme e poi riprenderemo ad essere nemici.-

            Blade tace.

 

            Constance Johanssen è categorica:

-Thulsa Doom è una leggenda.-.

-Questa non me l’aspettavo da lei, Johanssen.- interviene Frank Drake -Più di ogni altra persona in questa sala dovrebbe sapere che le leggende spesso hanno un fondamento. Noi tutti qui dentro abbiamo sperimentato sulla nostra pelle che vampiri, licantropi, zombie e perfino i mostri lovecraftiani esistono sul serio, perché non dovremmo credere alla resurrezione di un antico stregone?-

-Frank ha ragione.- aggiunge Katherine Fraser -Tu lo sai bene, Constance, perché ti ostini a negarlo? Se non ti conoscessi, penserei che hai paura.-

-Sciocchezze.- liquida la questione la bionda detective.

-Insomma…- le interrompe Simon Stroud -… qualcuno vuol decidersi a spiegarmi chi è questo Thulsa Doom?-

            Constance sospira e risponde:

-Uno stregone che dovrebbe essere morto da più di ventimila anni. I fan dell’heroic fantasy pensano che sia solo una creazione letteraria dello scrittore pulp Robert E. Howard ma il suo nome è menzionato in alcuni testi dell’occulto davvero molto antichi che ne attesterebbero l’esistenza. Secondo le leggende che lo riguardano aveva ottenuto un grande potere sacrificando la sua umanità. Il suo aspetto era quello di un normale essere umano ma il suo cranio era scarnificato, un vero teschio.-

-E dopo ventimila anni sarebbe ancora vivo?- chiede ancora Stroud.

-È tornato dalla morte di recente.[3] ed è più pericoloso che mai.- precisa Victoria Bentley -Ha atteso e pianificato con pazienza e presto colpirà. Se non lo fermeremo, sarà la fine del mondo come lo conosciamo.-

 

 

3.

 

 

            Tre vampiri. Jack Russell ne è sicuro. Si potrebbe dire che li riconosce dall’odore. Non c’è mai stato amore tra vampiri e licantropi anche se non ci sono mai state guerre e rivalità come si vede in certi film o libri che Jack definisce spazzatura horror romance.

            Li squadra attentamente e li valuta. Uno dei due uomini è alto, capelli castani, lineamenti delicati e signorili, occhi penetranti, aria annoiata, indossa abiti eleganti ma antiquati. Sembra il personaggio di un romanzo di Oscar Wilde. L’altro uomo dimostra tra i trenta ed i quarant’anni, ha il volto arcigno, il naso aquilino, lunghi capelli neri come gli abiti che indossa, sembra uscito da un dramma su Oliver Cromwell. La donna, d’altra parte, è pallida, come se non avesse mai conosciuto la luce del sole, il suo corpo è snello e ben fatto, i lineamenti finemente cesellati, i suoi capelli sono di un castano molto scuro con strani riflessi dorati, gli occhi grandi, neri ed in un certo modo abbaglianti. Indossa una camicia bianca di raso aperta a mostrare un seno generoso e pantaloni da cavallerizza con tanto di stivali. Ostenta un aristocratico disprezzo per ciò che vede. Il modo in cui sorride quando il suo sguardo si posa su Nina fa venir voglia a Jack di sbranarla ma riesce a reprimersi. I tre sono ospiti a Lycopolis dopotutto.

-Io sono Lord Ruthven.- dice il primo vampiro -I miei compagni sono Sir Francis Varney e la Contessa Carmilla von Karnstein.-

-Ho sentito parlare di voi…- replica Philip Russell -… o meglio: ho letto i racconti che vi riguardano.-

-Pieni di falsità ed esagerazioni, suppongo.- commenta Varney.

-Non siamo qui per parlare di questo.- ribatte Ruthven -È stata forgiata un’alleanza tra la nostra Signora, Lilith e il Popolo.-

-E noi la rispetteremo, perché la nostra parola è sacra.-

            A parlare è stato un enorme lupo antropomorfo dal manto color sangue, che indossa un abito di una foggia incredibilmente antica. Al suo fianco altri tre come lui: uno ha il pelo bianco come la neve, il secondo è grigio, e la terza, è una femmina, nera come la notte più assoluta. Tutti sfoderano delle zanne paurose ma almeno apparentemente non sembrano intimidire i tre vampiri.

-La mia Signora non ne ha mai dubitato.- precisa il vampiro scozzese -Noi siamo qui per fare la nostra parte.-

            La politica crea davvero strani compagni di letto, pensa Jack.

 

            Il Tipitina Club, nel Quartiere Francese di New Orleans, non è il tipico locale d’intrattenimento che vi aspettereste dalla vita notturna di una grande città. Certo: c’è il jazz caldo, un barman simpatico, cameriere e camerieri attraenti e gentili, numeri di striptease e di magia e magari un cantante ad esibirsi con l’accompagnamento dell’orchestra. C’è tutto questo ma c’è anche di più, perché la ragazza che si esibisce in una danza esotica e sensuale vestita solo di un enorme pitone potrebbe venire da più lontano di quanto immaginate e quanto all’illusionista… beh, dovreste stare più attenti al suo cilindro malandato.

            C’è appena un velo sottile che separa la realtà dall’immaginazione o forse dovremmo dire: ciò che chiamiamo realtà da ciò che chiamiamo immaginazione. Quel velo non esiste al Tipitina Club dove la leggenda e la realtà si fondono in un tutto unico.

            Jericho Drumm, che, tra le altre cose, è il padrone di questo particolare locale, sperava di potersi concedere una serata di riposo dopo gli ultimi eventi. Avrebbe preferito che avessero trovato anche il cadavere di June Covington. In teoria la perfida scienziata non aveva nessuna speranza di sopravvivere dopo uno sconto col camion fantasma ma l’uomo conosciuto come Fratello Voodoo ha avuto troppe esperienze con nemici che avrebbero dovuto essere morti e sono tornati a tormentarlo per farsi troppe illusioni. A dire il vero, nel suo tipo di lavoro i morti che ritornano si può dire che siano la norma.

            Spetterà ora alla polizia ed alle autorità federali scoprire chi le ha affidato il compito di creare scientificamente un esercito di morti viventi, a lui basta ciò che gli dice il suo istinto e cioè che il pericolo è cessato, anche se deve ammettere di avere una certa curiosità sui motivi della sua avversaria e sull’identità dei suoi datori di lavoro.[4]

            Le sue riflessioni sono interrotte quando sua nipote Collette si china a sussurrargli:

-Guarda chi è appena entrato, zio.-

            Jericho li aveva già notati con la coda dell’occhio ma capisce perché sua nipote sia rimasta sorpresa: accade spesso che quando è in città Blade, il cacciatore di vampiri, faccia un salto al Tipitina in compagnia di Donna Garth, il cui padre è stato trasformato in uno zombie, anzi: è lo Zombie per antonomasia di New Orleans. Quello che sorprende è vederli assieme a Lilith, la figlia di Dracula ed attuale Signora dei Vampiri. Solo qualcosa di veramente grave può averli spinti a collaborare. Ne saprà presto di più perché è ovvio che stanno venendo proprio da lui.

-Sbaglio o conosci quei tre?- gli chiede Loralee Tate.

-Non posso negarlo.- risponde lui -E tu?-

-La bionda è la C.E.O.[5] della Garwood Inc., quasi tutti a New Orleans bevono il suo caffè, ma è più nota per le sue apparizioni nelle cronache mondane, che per quello. L’uomo… non so… ha qualcosa di familiare ma non riesco a metterlo a fuoco. La bruna non mi dice niente, ma se fossimo in un altro posto direi che ha un gusto strano nel vestire.-

            Jericho si lascia sfuggire un sorrisetto, poi torna serio.

-Non guardarla mai negli occhi.- la avverte.

            I tre si fermano davanti al loro tavolo. Ora la percezione del pericolo da parte di Fratello Voodoo è altissima. Non c’è bisogno che parlino.

            Jericho può distintamente vedere la figura scheletrica che incombe alle loro spalle come se fosse realmente lì: un teschio ghignante nelle cui orbite nere brilla il fuoco distante di un orrore cosmico.

-Thulsa Doom!- esclama.

 

            Il castello sorge praticamente a strapiombo su una scogliera nell’estremo nord della Scozia, una parte di esso è stata scavata direttamente nella nuda roccia e si dice che sia la più antica costruzione sopravvissuta nell’isola oggi chiamata Gran Bretagna ma che i suoi antichi abitanti chiamavano Prydayn. Si dice che appartenga da sempre ad una stirpe di stregoni e l’attuale proprietario del castello potrebbe confermarlo senza problemi.

            Nel grande salone illuminato da ampi bracieri che emanano potenti odori aromatici e nel cui centro è disegnato un pentacolo ai cui lati sono incisi dei segni simili ai caratteri ogamici,[6] Sir Victor Salisgrave, Conte di Salisgrave, Lord Cape Cliff, Cavaliere della Giarrettiera e del Cardo, Ufficiale dell’Ordine dell’Impero Britannico e diversi altri titoli e onorificenze un uomo alto, atletico dai lunghi capelli neri che indossa un severo abito nero, azzurro e verde e una corta mantellina, scruta le persone davanti a lui.

            Lily Cromwell, la Baronessa Sangue, è una vampira che una magia ha resa immune alle tradizionali debolezze dei vampiri.[7] Dice di aver bevuto dal Santo Graal e che sia vero oppure no, è comunque un’avversaria davvero temibile;

            Jason Philip Macendale Jr è stato il supercriminale Hobgoblin ma il primo a portare quel nome, Roderick Kingsley, lo ha ucciso per riprendersi ruolo e nome. Le arti negromantiche del Conte lo hanno resuscitato nella grottesca e demoniaca forma di un mostro dalla pelle a squame e la bocca dai lunghi denti aguzzi priva di labbra, gli occhi grandi e rossi dalle pupille a fessura.[8] Merita in pieno il nome di Demogoblin.

            Tilda Johnson, preferisce farsi chiamare Nightshade. È una scienziata che grazie ad un siero di sua creazione è diventata una licantropa il cui corpo dalle curve sinuose è ricoperto da una folta pelliccia bianca, il suo occhio destro è avvolto da un tatuaggio lineiforme azzurro e rosso. Non indossa abiti e sembra che non le importi affatto. Ha sacrificato la sua umanità sull’altare del Potere e non ne è pentita.

            Bram Velsing era uno scienziato latveriano molto ambizioso, che ha osato sfidare il suo capo, il Dottor Destino e lui l’ha punito in modo atroce fissando indelebilmente al suo volto una maschera simile ad un teschio umano alato e minaccioso.[9] Ora indossa un’armatura nera e rosso sangue nello stile dei cavalieri medievali e caratterizzata dal simbolo di teschio e tibie incrociate all’altezza del petto. Il suo nome adesso è solo Dreadknight e la sua ambizione è stata sostituita dall’odio.

            William Allen, era uno scienziato che un virus creato in laboratorio ha trasformato in una sorta di zombie vivente il cui solo tocco uccide.[10]  Oggi è solo Carrion.

            Verminus Rex è un ripugnante ratto antropomorfo avvolto in un elegante impermeabile nero e con un bastone d’ebano nella mano artigliata sinistra. Nessuno nella stanza lo trova ridicolo perché dal suo stesso essere trasuda un’antica malvagità.

            Salisgrave li ha chiamati Supernaturals e si meritano quel nome.

-Lo sentite anche voi, non è vero?- dice loro -Il pericolo imminente. Starà anche a voi fare tutto il possibile per sventarlo.-

-Ma è davvero così pericoloso questo Thulsa Doom ?- chiede la Baronessa Sangue -Nessuno di noi l’ha mai sentito nominare dopotutto.

            Prima di poter ribattere Salisgrave si blocca di colpo. Dopo essere rimasto in silenzio per qualche secondo, si gira ed esce dal salone lasciando stupefatti i suoi alleati.

            Una volta nel suo studio privato sorride e dice:

-Ora puoi farti vedere… Strange.-

 

 

4.

 

 

            Nello studio privato di Lord Salisgrave una figura eterea appare come dal nulla.

-Non accade spesso che qualcuno percepisca la mia forma astrale se io non voglio.- dice il Dottor Stephen Strange, Mago Supremo della Terra.

-Ma io non sono una persona comune… e nemmeno uno stregone comune, se è per quello.- ribatte sorridendo Salisgrave -In ogni caso, sapevi benissimo che mi sarei accorto della tua presenza, quindi lasciamo stare i convenevoli e parliamo del motivo della tua visita… come se non lo sapessi.-

-Tu hai coinvolto la mia allieva Victoria Bentley nella tua guerra contro Thulsa Doom. Lei non è preparata -

-Sul serio? E come mai? La chiami tua allieva ed una volta hai affermato che in lei c’è il potenziale per diventare la più potente maga di questa generazione, eppure l’hai abbandonata a se stessa, mi chiedo perché. Non sarà che la tua compagna Clea temeva che l’attraente Miss Bentley potesse alla lunga infilarsi nel tuo letto? Anche le mezze Faltine sentono la gelosia? In effetti, devo dire che il mio vecchio amico Aleister Crowley l’avrebbe trovata un soggetto perfetto per le sue pratiche di magia sessuale.-

-Sei un porco, Salisgrave.-

-Il guaio di voi ascetici adepti dell’esoterismo orientale è che non sapete divertirvi, ma sta tranquillo: a differenza del vecchio Aleister, i miei pensieri verso la bella Miss Bentley non sono affatto impuri… almeno per il momento. Sono più interessato al suo ruolo nella guerra contro il nostro comune nemico.-

-Thulsa Doom.- dice Strange.

 

            A diverse migliaia di miglia di distanza, nel Tipitina Club di New Orleans, Fratello Voodoo balza improvvisamente in piedi pronunciando lo stesso nome e scaglia dei grani nerastri alle spalle dei suoi ospiti.

            Lentamente prende forma la figura di uno scheletro vestito di un’elegante tunica azzurra e oro dal mantello scarlatto e i bordi di bianca pelliccia.

-Complimenti houngan,[11] non sono in molti a poter percepire la mia presenza ed evocarmi come hai appena fatto tu.- dice.

-Qui sei a casa mia e nessuno vi entra non invitato.- replica Jericho Drumm.

-Attento, stregone da strapazzo. Nessuno può parlare a Thulsa Doom con questo tono. La tua arroganza verrà punita.-

-La sola arroganza qui è la tua.-

            Fratello Voodoo allunga la mano destra e stringe il polso scheletrico dell’antico stregone.

-Non… non è possibile!- esclama, sorpreso, Thulsa Doom.

-Non sei gradito qui.- afferma Jericho -I Loa[12] non ti vogliono. Vattene!-

            La figura di Thulsa Doom diventa sempre più evanescente sino a scomparire.

-Incredibile!- esclama Lilith -Non credevo davvero che qualcuno potesse trattare Thulsa Doom così.-

-Non era veramente qui, quella era solo una sua emanazione astrale inviata a spiarci. Dovessi incontrarlo di persona, il suo potere potrebbe essere troppo anche per me.-

-Ed è per questo che ho proposto una coalizione contro di lui.- spiega la Signora dei Vampiri -Uniti possiamo sconfiggerlo.-

-Forse.- ammette Fratello Voodoo.

-E allora, qual è la tua risposta?-

-La sola possibile: sono con voi.-

 

            Nella sua fortezza antartica lo stregone di un’era ormai dimenticata siede sul suo trono di pietra ed è furioso-

-Quel… quel maledetto stregone!- esclama –L’ho sottovalutato, ma non faccio mai lo stesso errore due volte. A tempo debito morirà come tutti coloro che mi si oppongono .-

            Thulsa Doom si affaccia ad un balcone ed osserva le sue truppe ormai pronte allo scontro finale. La sua risata demoniaca echeggia nei canyon di pietra della città.

 

 

5.

 

 

            La bella donna dai capelli rossi osserva la sede del Servizio di Polizia Metropolitana della Grande Londra.

“Siamo qui, mio Signore, pronti ad agire”

            La comunicazione telepatica varca istantaneamente enormi distanze ed ottiene un’immediata risposta nello stesso modo:

“Allora fallo, mia serva fedele. Usa il potere che ti ho dato nel modo che ti ho insegnato: vai e uccidi la mia nemica!”

            La ragazza annuisce. Da quando si è unita al suo culto, sa che gli ordini di Thulsa Doom vanno eseguiti senza esitare.

            Prende per mano i suoi compagni, un uomo biondo ed una donna di colore, e recita un incantesimo in una lingua dimenticata da oltre ventimila anni e qualcosa accade.

 

            Victoria Bentley può non essere ancora una maga esperta ma c’è una cosa che ha imparato bene: riconoscere la presenza di un pericolo imminente.

-Stanno per attaccarci.-

-Chi e dove?- chiede Frank Drake.

            Non dubita che la giovane donna abbia ragione. Anche lui ha una sensibilità all’Occulto molto sviluppata ed è capace di sentire quel tipo di pericoli.

-Sono già qui!- replica Victoria.

            Un attimo dopo si ode un urlo atroce nel corridoio, poi un altro ed un altro ancora.

-Ma che succede?- esclama Kate Fraser estraendo la sua pistola d’ordinanza.

            Fa per uscire nel corridoio ma si ferma udendo un rumore strano: il rumore di qualcosa che striscia e scivola sul pavimento.

            Kate e gli altri attendono facendosi mille domande, poi qualcosa spunta da dietro la porta : un volto dorato che al posto dei capelli ha un groviglio di serpenti.

 

            Il vento e la pioggia battono sul Castello Salisgrave in Scozia mentre due uomini parlano in una piccola stanza dalle pareti di pietra.

            Una di loro è bianca come un tradizionale fantasma ed in certo senso è quello che è. Si tratta, infatti, della forma astrale del Dottor Strange, lo Stregone Supremo.

-Dunque sarebbe questa la tua idea.- dice, rivolto al padrone del castello Lord Salisgrave.

-Non vedo altre soluzioni.- replica quest’ultimo -Il nostro compito sarà tenere impegnato quel malvagio stregone e le sue armate di serpenti umani affinché Victoria Bentley possa adempiere al compito che solo lei può portare a termine: uccidere Thulsa Doom!-

 

 

FINE SETTANTUNESIMO EPISODIO

 

 

NOTE DELL’AUTORE

 

 

            Cosa dire di quest’episodio? Solo un paio di osservazioni:

1)    Quella del camion fantasma è una leggenda, aggiornamento moderno di vecchie storie di fantasmi che infestano le strade e che non ho resistito alla tentazione di usare.

2)     Aleister Crowley (1875-1947) è uno dei più famosi occultisti britannici che fu chiamato anche la Grande Bestia e l’uomo più malvagio del Mondo. È stato oggetto di numerosi lavori di fiction, troppi per parlarne qui.

            Nel prossimo episodio: i nostri personaggi sono il bersaglio della collera di Thulsa Doom. Cosa accadrà adesso?

 

 

Carlo



[1] Ma vi devo davvero spiegare cos’è?

[2] Negli episodi #28/33.

[3] Su Power Pack MIT #2 per la precisione.

[4] Se l’avete anche voi, potrete saperne di più leggendo Capitan America, Iron Man e Marvel Knights.

[5] Chief Executive Officer.

[6] Alfabeto celtico usato nei tempi antichi

[7] Nella miniserie Union Jack Vol. 1° #3 (In Italia su Wiz 47)

[8] Su Supernaturals MIT #1 di Valerio Pastore

[9] Narrato su Iron Man Vol. 1° #102 (In Italia su l?Uomo Ragno, Corno, #241/242).

[10] Su Spider-Man: Dead Man's Hand (In Italia su Uomo Ragno De Luxe #34)

[11] Prete-Stregone del Voodoo.

[12] Gli spiriti del Voodoo.